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I SEGRETI DI VILLA NECCHI: Viaggi leggendari

Composte e algide sotto il cappello a cloche, Nedda e Gigina Necchi viaggiano per terra e per mare durante tutta la loro giovinezza. Tra gli anni Venti e Trenta sono passeggere di riguardo sul Giulio Cesare e il Conte Verde, i due transatlantici più innovativi dell'epoca, con altissimi standard di sicurezza e comfort. Nel 1921, proprio l'anno in cui viene fondato il Partito Nazionale Fascista, Gigina mette la fede al dito sposando Angelo Campiglio, suo vicino di casa a Pavia, che abbandona la professione di medico-ricercatore per dedicarsi anima e corpo alla fonderia della famiglia, di cui terrà le redini fino alla fine. Nedda invece resta ”signorina“. E con la sorella e il marito di lei trascorrerà tutta la sua esistenza. Chiusa nel segreto di un amore impossibile di cui nessuno, ma proprio nessuno, oggi sembra avere notizia...

Snelle, eleganti e con il taglio alla garçonne le Necchi avevano una spiccata predilezione per la stola in volpe che si portano appresso su ogni “set“: dall'ippodromo di Auteuil a Venezia, da Tripoli al Cairo e persino quando montano sul cammello per la foto di rito all'ombra delle piramidi. In tutti i loro viaggi su strada, però, il vero fiore all'occhiello è l'autovettura: una esclusiva e lussuosissima Isotta Fraschini Tipo 8 paragonabile, per prestigio e valore, alla Rolls Royce di oggi. Per avere un'idea di cosa volesse dire possedere un'auto del genere basti dire che era  un'esclusiva  delle star di Hollyvood e in Italia ce l'avevano il Papa e Mussolini. E stiamo parlando degli anni intorno al 1929 quando il crollo dell'economia mise in ginocchio il mondo intero, Italia compresa....

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